E’ questo il futuro del Porto Mediceo per la Stu.
Uno spazio per 7 posti da 50 metri e 4 posti da 40 metri dove attualmente sono le nostre barche: 100 – 110 barche da 10 – 15 metri.
Una scelta che parla da sola.
Parla di ingenuità: si vuol far credere che gli armatori di questi yacht, gli sceicchi, scenderanno a terra e faranno spese nella nostra città e non, come è inevitabile, che arriveranno con un aereo privato, saliranno sulle loro isole galleggianti e partiranno per chissà dove.
Parla di antropologia: si azzera una presenza sociale, culturale e sportiva per far posto ad altri, che non si sa chi sono, ma si sa che sono persone che possiedono una barca di 50 metri.
Parla di politica urbanistica: il lungo mai di Livorno non finisce dove i livornesi prendono la loro barca per incontrare il mare, ma dove i livornesi guardano le barche dello sceicco.
E’ davvero questo che vuole la città?