Il Velafestival è finito, ma ha sicuramente lasciato una traccia indelebile nella memoria di tutti noi, di coloro che hanno potuto partecipare in prima persona alla manifestazione e di tutti quelli che lo hanno seguito attraverso i media.
Grazie alla comunicazione multimediale attraverso carta, web, tv e social network la prima edizione della festa della vela che si è svolta a Livorno dal 21 al 24 marzo ha coinvolto una platea di circa un milione di visitatori reali e virtuali. Non era mai accaduto nel mondo della nautica
Il TAG Heuer VelaFestival che si è svolto dal 21 al 24 marzo a Livorno organizzato dalla rivista Il Giornale della Vela con la collaborazione dello Yacht Club Livorno, ha lasciato dietro di sé un rinnovato entusiasmo verso il settore della nautica e della vela in particolare.
Lo testimonia una scia di numeri, che decreta il successo della formula innovativa di questa manifestazione che per la prima volta nel settore della nautica ha unito in una sola manifestazione spazi espositivi, barche a mare e a terra, eventi, mostre, video, buon cibo, musica.Questo mix da vera festa della vela a 360°, è stato associato ad una comunicazione che ha coinvolto carta, web e Tv senza eguali in Italia.
Il risultato di questa strategia di comunicazione ha fatto sì che la platea dei visitatori della manifestazione si è moltiplicata in modo esponenziale. In questa prima edizione sono transitati 6.000 visitatori “fisici”, questa cifra è solo una componente di un numero ben più grande generato da quasi un milione di visitatori “virtuali” che, attraverso un’articolata campagna di informazione e di diffusione di immagini e video, si sono addentrati in quell’atmosfera informale fra appassionati, che ha saputo creare il TAG Heuer VelaFestival, manifestazione velica senza precedenti in Italia.
Proprio come una partita di calcio, una gara di Formula 1 o una campagna elettorale, in cui chi va allo stadio, all’autodromo o a un comizio, è solo una minima parte di coloro che seguono l’evento con uguale coinvolgimento attraverso la multimedialità
Questo è il segreto del successo del TAG Heuer VelaFestival, chi non l’ha visitato lo ha comunque vissuto con un’ondata di video delle serate, delle iniziative, delle interviste agli espositori, una valanga di news quotidiane nel web e di articoli nei giornali sulle barche, sugli accessori e sui grandi personaggi che hanno animato il festival
Il risultato è che quasi un milione di visitatori sono stati proiettati dentro il TAG Heuer VelaFestival.
Ecco i numeri che testimoniano i risultati ottenuti dal TAG Heuer Velafestival:
– 6.000 le persone entrate al VelaFestival a Livorno nei quattro giorni della manifestazione
– 360.000 gli utenti unici che si sono connessi al sito velafestival.com e alle pagine dedicate alla manifestazione all’interno di giornaledellavela.com
– 1.800.000 il turnover di pagine viste. Questo numero è generato dai 360.000 utenti che una volta entrati nel sito hanno sfogliato in media 5 pagine
– 700.000 è l’audience derivata dal Giornale della Vela cartaceo in cinque numeri
– 840.000 le newsletter inviate alla mailing list di 30.000 iscritti (una al giorno)
– 4.500 le visualizzazioni dei video VelaFestival pubblicati sul canale Giornale della Vela su Youtube.
– 18.000 i contatti del Giornale della Vela su Facebook
– 4 al giorno sono le news rilasciate sui social network durante il periodo della manifestazione
– 9.500 è la stima delle visualizzazioni di ciascuna news pubblicata sul web
– 900 i follower su Twitter che hanno seguito in diretta l’evento
– 250 le uscite stampa/TV/web
Altri numeri del TAG Heuer VelaFestival:
– 1 cane accreditato – 10 scolaresche in visita al festival- 5 TAG Heuer Aquaracer 500M indossati Velisti dell’anno – 12.00 del 21 marzo l’orario della prima barca venduta: il Vismara 50 Hybrid – 370 persone hanno fatto un’uscita in barca con il Mangiafuoco – 250 bambini hanno navigato virtualmente sul simulatore Optimist di Kinder+Sport – 1200 bicchieri di prosecco serviti al TAG Heuer VelaFestival Point – 50 nodi, la raffica massima registrata in porto due giorni prima dell’inizio della manifestazione – 400 metri di cime d’ormeggio utilizzate – 32 metri la lunghezza lineare della mostra fotografica – 2.400 i minuti di video proiettati in quattro giorni – 20,46 metri la lunghezza della barca più grande esposta, l’Advanced 66 – 2,30 metri la lunghezza della barca più piccola esposta, l’Optimist – 18 le ore impiegate dalla barca esposta Class 40 Bet 1128 sulla rotta Arbatax-Livorno – 1.800 le miglia percorse dal Lagoon 450 per raggiungere il TAG Heuer VelaFestival dalla costa atlantica di Les Sables d’Olonne – 40 gli anni compiuti al TAG Heuer VelaFestival dalle due barche Cult, Peak e Ojalà – 15 gli incontri organizzati nello spazio eventi –1700 le persone che hanno seguito in diretta gli eventi – 40 personaggi della vela hanno animato gli incontri dello spazio eventi – 4.500 persone hanno visitato la mostra “La storia dello yachting”
E per concludere una breve rassegna di articoli a testimonianza dell’eco che la manifestazione ha lasciato: