Il Tirreno di domenica – il Tirreno pubblica sempre di domenica le notizie alle quali vuol dare risalto e negli altri giorni i commenti di chi è stato investito dal suo articolo come un gatto può essere investito sull’Aurelia – dice che lo Yacht Club è KO.
Ovvero che il Porto Turistico sarà regolarmente realizzato e che lo Yacht Club, il Circolo Nautico di Livorno e la Lega Navale insieme a tutti gli altri circoli che si sono uniti per resistere insieme dovranno abbandonare il luogo in cui sono nati e in cui hanno sinora vissuto.
Sopra, per chi ha voglia di leggerla, la sentenza del Tar Toscana che sicuramente non accoglie i ricorsi dello Yacht Club ma contiene alcune precisazioni importanti.
La prima precisazione riguarda la bonifica del porto mediceo: il Porto Turistico non potrà essere realizzato sino a che l’area non sarà completamente bonificata e non pare una precisazione da poco.
La seconda precisazione riguarda la scelta del concessionario: la sentenza dice in più circostanze che questa scelta non riguarda gli atti impugnati, che assomiglia molto a dire che questa scelta non è né legittima né illegittima, ma che deve ancora essere considerata dal giudice amministrativo.
La terza precisazione riguarda il contenuto della sentenza: un giudice, per chi scrive, ha sempre ragione fino al momento in cui i suoi provvedimenti non vengono riformati. Però è difficile dire che sia corretto un ragionamento giuridico per cui il procedimento amministrativo è stato svolto legittimamente perché il piano regolatore portuale nella parte che prevede il Porto Turistico è coerente con il piano regolatore comunale che – pacificamente – non prevede alcun porto turistico.
Un porto turistico realizzato nel centro esatto di una città è una scelta che non può essere coerente con un piano regolatore che non la prevede e non la considera fra le sue invarianti.
La conclusione di questo ragionamento è che questa sentenza merita di essere appellata e sarà appellata.
Ma soprattutto è che il Porto Turistico non si può fare fino a che la bonifica del porto mediceo non è stata completata e questa bonifica deve ancora iniziare.
Insomma, dispiace per il Tirreno, ma, forse, c’è ancora tempo per continuare le nostre attività e affermare il nostro diritto a sopravvivere.
Anche se piacerebbe che uno, uno solo, dei nostri tanti tentativi di dialogo potesse essere raccolto e fosse possibile abbandonare le vie del contenzioso per concentrarci sulle cose che davvero ci interessano…