Dal 24 aprile, che è domani, siamo al Villaggio Tutto Vela con uno stand organizzato assieme agli altri circoli del Mediceo.
E’ una cosa importante perché siamo uniti e presentiamo la nostra idea di un porto di tutti.
Nel nostro stand, non si venderà niente ma si cercherà di diffondere una conoscenza preziosa: la conoscenza della nostra storia e delle iniziative che abbiamo messo in essere per difenderla.
Questo è il testo della petizione:
Al Presidente del Senato della Repubblica
I sottoscritti, cittadini Italiani, consapevoli che l’art. 50 della Costituzione prevede: “Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”, intendono segnalare quanto segue e non perché ciò costituisce un loro interesse privato, ma perché rappresenta una esigenza comune e una necessità urgente.
Il Porto Mediceo è antico perché è stato costruito da un gran duca, Medici, mago e cavaliere di Santo Stefano fra un villaggio di poveri pescatori e un faro che aveva l’odore di Alessandria sognata da Niccolò Pisano.
È quotidiano perché da allora non ha mai smesso di essere il centro della vita cittadina, di una città che è ancora un pentagono fra gli orti e un faro.
È di tutti perché nessuno può appropriarsi della memoria dei prigionieri condannati al muro del pianto o delle catene che ne chiudevano l’ingresso dal Forte della Bocca.
Questa petizione chiede solo questo: che il Porto Mediceo resti quello che è.
Antico. Quotidiano. Di tutti.
Una volta raccolte le firme, la petizione sarà inviata al Presidente del Senato, nelle forme di cui all’art. 50, Cost., che prevede l’inserimento della stessa all’ordine del giorno della prima seduta utile e l’assegnazione alla Commissione permanente competente per materia.