Bigheri

Sei morto il giorno del tuo compleanno, 67 anni dopo.

Troppo pochi, ma lo avremmo scritto anche se tu fossi morto cento anni dopo.

Perché sei stato un socio esemplare: come socio hai sempre partecipato a tutte le attività sociali dando il tuo contributo ogni volta che ti veniva richiesto. Come armatore, hai dimostrato sempre un esemplare senso di attaccamento al Club segnalando tutto ciò che ti sembrava un sopruso – perché tu non sopportavi le ingiustizie. Come consigliere, hai dimostrato entusiasmo e intelligenza mancando raramente alle riunioni che venivano convocate e facendo sempre sentire la tua voce.

Ma sei stato molto altro per ciascuno di noi.

Arrivare in porto significava per tutti guardare verso Hermione. C’eri e se non c’eri ci saresti potuto essere. Era bello fermarsi per chiacchierare con te, guardarti aprire il viso in una risata mentre con entusiasmo versavi il tuo rhum.

Non sei mai stato geloso del tuo rhum.

Lo hai sempre versato a tutti e hai sempre scelto la bottiglia più buona fra quelle che avevi in cantina.

Perché, Bigheri, se una cosa ci hai insegnato è che non si deve mai essere avari, di niente, neppure della propria vita. Niente è troppo prezioso per non essere donato.