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Prosegue Sophistecated Lady con il Love Quartet.

La data è il 25 luglio, come sempre alle otto: cena; alle dieci: concerto.

Anche dress code e costo sono gli stessi. Cinque e venti euro (concerto e cena), per i soci; dieci e venticinque euro, i non soci.

L’idea della rassegna è riprendere uno standard (sophisticated lady, che è uno dei pezzi più noti e difficili di Duke Ellington) e ascoltarlo nelle sue diverse declinazioni.

Il Love Quartet è formato da Marcello Allulli (sax), Piero Borri (batteria), Francesco Ponticelli (contrabbasso) e William Tatge (pianoforte) ed esiste sin dal 2006. L’idea è la trasformazione di uno standard in una esplorazione sonora attraverso la sensibilità dei quattro musicisti.

Allulli è uno dei sassofonisti di spicco del panorama non solo italiano: si è laureato a Berklee e ha suonato, fra l’altro, con Fabrizio Bosso, Antonello Sali, Maria Pia De Vito. Piero Borri è uno dei batteristi più accreditati in Italia e ha sempre accompagnato l’insegnamento con il suono (è lui che dirige la nostra rassegna).  Francesco Ponticelli è un contrabbassista che viene dal blues. Anche lui ha alle spalle collaborazioni importanti: con Rava, Gianluca Petrella, Roberto Gatto, etc. William Tatge è nato in Umbria da genitori americani. E’ un pianista e un compositore con una solida impostazione classica: si è diplomato al conservatorio Cherubini.

Al di là del profilo di ciascuno, però, la cosa importante è l’alchimia che questi quattro musicisti formano quando suonano insieme.

Una alchimia importante e che ci porterà lontano, sulle note di sophisticated lady, ma anche sugli standard di Monk, Rollins, e dello stesso Ellington.

L’alchimia che costituisce il cuore di sophisticated lady: le mura di un antico forte che ascoltano lo stesso pezzo colorarsi sempre di nuovo, come è naturale nella musica, in cui se si sa suonare, si sa anche che un pezzo non è mai, non può essere mai, lo stesso.