Audace è un First 47.7 armato da Celia – ma si pronuncia Silia – Oliverio e dal suo compagno Beppe Agliardi. Nel 2023, alla sua prima partecipazione alla RAN 630 con l’equipaggio in doppio Agliardi- Volpe, Celia disse salutando i due dalla banchina: “Questa sarà l’ultima regata per Audace, dopo la RAN 630 tornerà a fare lunghe crociere”. Poi le cose sono andate diversamente e le racconta direttamente l’armatrice di Audace, rientrata all’ormeggio nel Porto Mediceo dopo il primo week end di allenamento in vista della RAN 630 del 2025.
“L’ edizione del 2023 è stata eroica – spiega Celia – segnata da una burrasca di Maestrale che ha costretto al ritiro molti tra i concorrenti. Audace ha saputo resistere, è arrivata seconda dopo Lunatika sia in tempo reale che in compensato Double Handed e terza in classifica generale ORC. Dopo un risultato del genere all’esordio, era giusto riprovarci l’anno successivo, così nel 2024 Beppe è tornato, sempre in doppio con Pasquale, vincendo la categoria Gran Crociera. Missione compiuta, per Audace era dunque previsto lo stop alle regate. Ho detto a Beppe che si cercasse un’altra barca per l’edizione 2025. Però entrambi ci siamo definitivamente innamorati di questa regata di vera altura, anche perché non c’è solo l’aspetto della navigazione, ma anche l’accoglienza dello Yacht Club Livorno, che ti fa sentire parte di una grande famiglia e le iniziative collaterali a cui prendiamo parte, come la presentazione della RAN 630 a Milano e la cena per gli armatori a Firenze, grazie all’ospitalità di Officine Gullo”.
E così Audace si sta preparando alla sua terza RAN 630, questa volta con te come skipper di un equipaggio femminile. Come nasce questa idea?
“Beppe ha trovato un X-412 con cui parteciperà, questa volta in equipaggio, all’edizione 2025. la scorsa estate il ritorno di Audace dalla Grecia è avvenuto con un equipaggio di quattro persone, io unica donna a bordo. In un turno notturno ho timonato parecchie ore e al mattino Beppe, guardando il tracciato, ha fatto i complimenti al ragazzo che era in turno con me, dando per scontato che fosse stato lui al timone… gli ho detto che invece ero stata io! È stata una bella scoperta, mi sono resa conto di essere bravina a timonare ed è scattata l’idea di fare le regate. Mi sono detta che Audace non poteva rimanere ferma in banchina a guardare gli altri partire… così ho trovato il modo per farla partecipare, ma senza aspettative di risultati come in precedenza”.
Hai già esperienza in regata come equipaggio, e in particolare con equipaggi femminili?
“Ho fatto alcune regate, anche con equipaggi femminili, ma in acque interne, sul Lago Maggiore. Ho inoltre preso parte alla Women Sailing Cup di Chiavari, in Liguria. Per dirla tutta, non avevo pensato di avventurarmi in mare aperto, ma poi galeotto fu quel turno di notte al timone! Così ho pensato di chiamare due amiche, Francesca e Valentina, con le quali eravamo in equipaggio alla Women Sailing Cup, e abbiamo iniziato a costruire il gruppo di 8 persone, più 2 di riserva in caso di defezioni dell’ultimo momento”.
Siete già in allenamento, dunque con un approccio decisamente professionale…
(Ride) “Abbiamo in programma un week end al mese di allenamento per conoscerci meglio tra noi, definire i ruoli, fare equipaggio, migliorarci nelle manovre e fare almeno una navigazione notturna con i turni, probabilmente a marzo. Ultimo allenamento in aprile e poi partiremo a bordo di Audace per una nuova avventura in mare, la nostra skipper sarà Francesca Scendrate. Mi fa piacere segnalare quanto la notizia dell’equipaggio femminile sia stata ben accolta, soprattutto allo Yacht Club Livorno. Abbiamo ricevuto da tutti grande attenzione e disponibilità per aiutarci a costruire il nostro equipaggio femminile, infatti due tra le ragazze sono toscane, una di Firenze e l’altra di Livorno. Io pure, sono diventata un po’ livornese, perché mi sono iscritta allo Yacht Club Livorno.
Riavvolgiamo il nastro della tua passione per il mare. Come arrivi alla vela?
“Ho iniziato a navigare a vela su un motorsailer dell’Istituto Thetys per la tutela dell’ambiente marino, con lo scopo di fare avvistamento di balene e mammiferi marini. Ho sempre amato il mare e la natura, ma non avevo alcuna esperienza né conoscenza delle barche, addirittura la prima volta sono arrivata all’imbarco a Sanremo con una valigia rigida! Quella settimana fu davvero di ispirazione, in mare mi sentivo a casa e decisi di iscrivermi a un corso di vela, ad Arona sul Lago Maggiore, dove mi sono appassionata anche alle regate. Sul J/24 di Beppe mi sono subito ritagliata un ruolo come prodiera. Poi sono arrivate le regate d’altura, due Middle Sea Race, svariate edizioni della 151 Miglia e della Giraglia tutte a bordo di Audace e sempre a prua. Nasco prodiera e la scoperta di essere brava anche al timone è stata per me una piacevole novità”.
Buon vento Celia, al tuo equipaggio e a tutte le ragazze della RAN 630!