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Con l’arrivo di Stella Polare si è conclusa una splendida seconda edizione della Regata dell’Accademia Navale.
La risalita da Napoli è stata la parte più dura della regata, a causa dei venti instabili e della stanchezza accumulata fra Livorno e Porto Cervo.
Il finale è stato caratterizzato da un duello serrato per la vittoria in tempo reale tra la francese Amarys e la barca dello YCL Solete: alla fine è riuscita a spuntarla quest’ultima, per soli 8 minuti, operando il sorpasso a poche miglia dall’arrivo. Le due barche sono arrivate al tramonto del quinto giorno di navigazione, impiegando circa 130 ore per coprire le 629 miglia del percorso, a quasi 5 nodi di media. Grandi festeggiamenti in banchina all’arrivo delle due barche, con i due equipaggi che si sono abbracciati in banchina dopo essersi sfidati per una lunga settimana di mare.
La Regata dell’Accademia è anche trovare all’arrivo l’accoglienza di un piatto caldo e i commenti di chi ha seguito da terra.
A seguire Chaplin, nella nottata, autore di una splendida regata e secondo in ORC.
A Solete di Claudio Poli (YCL) va il Trofeo Challenge dell’Accademia Navale, assegnato al primo in tempo reale, e la vittoria in ORC, dove è seguito da Chaplin (SVMM) e Stella Polare (SVMM). La vittoria in classe IRC va al francese Amarys di Eric Vinay (YCCM) seguito da Chaplin e Pegasus di Conforto (YCL).
A Pegasus va la vittoria per la classe 950 mentre Argo, di Manfredi (YCI) vince la categoria x2.
L’Associazione Nazionale Marinai di Italia, sezione di Livorno, ha offerto un quadro, che raffigura il Colombo in navigazione, all’imbarcazione che ha percorso più miglia in un solo giorno: Amarys (178 miglia fra Porto Cervo e Ponza).
La regata è stata completa, caratterizzata da ogni condizione di tempo e il percorso è stato particolarmente impegnativo sia sul piano propriamente sportivo che per la tattica di regata.
Dal tracking risulta che le imbarcazioni hanno – sulle 629 miglia del percorso come tracciato sulla carta nautica – navigato per oltre 750 miglia di media.
Tutti gli equipaggi hanno dimostrato di essere composti da veri marinai raggiungendo Livorno entro il tempo limite che è volutamente abbastanza sfidante.
Adesso, che anche l’ultimo equipaggio arrivato a Livorno ha finito di mangiare gli spaghetti, si deve pensare all’anno prossimo.
L’obiettivo non è tanto aumentare il numero delle imbarcazioni, quanto custodire lo spirito di una regata che ha l’ambizione di essere un omaggio ai valori dell’Accademia Navale di Livorno e della nostra Marina Militare.